Sbagliare è parte del fare esperienza e non è solo qualcosa da accettare, ma da sfruttare. Perché il permesso di fare errori apre la porta ad un numero più elevato di esperienze che ci arricchiscono e fanno crescere.

“Sbagliando si impara”. Una frase che abbiamo sentito molte volte eppure quanti di voi si criticano, si mortificano, si biasimano, si sentono a disagio quando sbagliano?
Purtroppo anche se sappiamo che sbagliare non solo è umano, ma anche prezioso, ci accompagniamo nelle varie esperienze con la convinzione di dover essere sempre “ vincenti”, prestanti al 100%, capaci ed efficienti. Questo perché? Perché siamo stati probabilmente educati al “ risultato” piuttosto che alla “ prestazione”, a prendere buoni voti a scuola piuttosto che ampliare le competenze, a vincere le gare piuttosto che accrescere le proprie capacità sportive.
Piano piano abbiamo capito che ciò che conta è il voto, la medaglia, la posizione in classifica. Siamo diventati un numero: “Tu sei 10” e “ Tu sei 4”.
Ed ecco che il nostro essere si confonde con ciò che facciamo. Il valore degli errori diventa pesante, influisce troppo con ciò che sono e diventa un marchio indelebile!
Quindi, “ sbagliando si impara”, sì , ma non per me! Ecco come ci incastriamo in una gabbia, privandoci del permesso di vivere appieno le varie esperienze dove si può crescere, cambiare, esplorare nuove strade, cadere e scoprire che esistono tanti terreni diversi e mille modi di alzarsi.
Se non possiamo sbagliare continueremo a muoverci rimanendo fermi.
E’ veramente il risultato ciò che cerchi? Allora esci da questa prigione, accogli i tuoi fallimenti e impara ad usarli come strumento prezioso. Quello che sei non cambia mai. La possibilità che ti dai di muoverti, invece, è ciò che ti porterà dove vuoi.